Il taglio al plasma è una tecnologia brevettata nel 1955 negli Stati Uniti da Robert Gage per la multinazionale chimica Union Carbide, sulla base della già esistente tecnica di saldatura a getto di plasma. È un sistema che si può adoperare su lastre di acciaio ed altri metalli ed è adatto, infatti, ad ogni tipo di materiale conduttore di elettricità. Funziona tramite un dispositivo dotato di un’apposita torcia che crea un flusso diretto ad alta pressione di plasma, un gas ionizzato la cui carica elettrica totale è nulla. Tale flusso fuoriesce da un augello e viene attivato mediante l’applicazione di una differenza di potenziale tra due elettrodi montati sul dispositivo. L’emissione di plasma trasmette calore alla piastra da trattare, portandola così alla temperatura di fusione necessaria per il taglio, mentre l’energia cinetica sviluppata dal flusso di gas rimuove i residui di metallo fuso durante l’operazione stessa.
Taglio al plasma, quale scegliere
Questo sistema può essere utilizzato su lamiere di diverso spessore e può avvenire in due modi, ovvero tramite torce manuali oppure attrezzature fisse: quale tipologia di taglio al plasma scegliere dipende dalla conformazione e dall’altezza delle lamiere da trattare. Le torce manuali, nello specifico, possono essere impiegate su lamiere di acciaio al carbonio spesse fino a 50 mm, mentre le macchine fisse sono in grado di perforare piastre d’acciaio inox alte fino a 150 mm. Questi macchinari sono capaci di sviluppare un getto di plasma molto facile da direzionare, perciò risultano assai efficaci nel caso di lavorazioni di fogli metallici ricurvi oppure caratterizzati da diverse angolazioni o sagomature.
Criticità del taglio al plasma
Il taglio al plasma, dunque, è una tecnologia molto versatile, efficace, rapida e precisa; gli unici rischi che presenta riguardano lo sviluppo di vapori metallici nocivi durante la lavorazione. Per questo è importante che questa operazione venga eseguita da professionisti in luoghi adeguati, ben aerati oppure dotati di apposita cappa aspirante (nel caso si utilizzino macchinari molto grandi, poi, è necessario che il locale sia dotato di un impianto ad hoc di smaltimento dei fumi).
Occorre anche prestare attenzione all’alta tensione che si crea durante l’operazione; l’arco al plasma, come tutti gli archi elettrici, genera, infatti, radiazioni luminose ultraviolette dalle quali è prudente difendersi con specifici dispositivi di protezione personale, ovvero maschere, occhiali con filtro e abbigliamento schermante. L’arco al plasma produce, inoltre, radiazioni elettromagnetiche pericolose, perciò il taglio al plasma deve essere eseguito con molta attenzione e in osservanza di precise norme di sicurezza, dati gli elevati rischi che presenta.
Nel caso in cui sia richiesta una precisione di taglio ancora maggiore (millimetrica), oppure qualora si debbano lavorare fogli di materiale differente (ad esempio plastica, ceramica, vetro o PVC), il sistema di taglio più indicato è quello al laser (per approfondire, leggi questo articolo: https://facs.it/lavorazioni/taglio-laser/).
Taglio al plasma vicino a Cuneo
FACS Srl, ad Alba, vicino a Cuneo, esegue questo ed altri tipi di lavorazione lamiere (leggi qui le specifiche: https://facs.it/lavorazioni/taglio-al-plasma/). Per informazioni e preventivi, contatta lo 0173/441846 (e-mail info@facs.it ), oppure compila qui l’apposito modulo: https://facs.it/contatti/).