FACS è in grado di eseguire lavorazioni di lamiere e profilati metallici tramite ossitaglio, un procedimento che utilizza una fiamma ossiacetilenica combinata e convergente con un getto di ossigeno puro ad alta pressione. La prima ha il compito di rendere la lamiera rovente, preparandola alla fenditura, mentre il getto di ossigeno serve a rimuovere i residui di lavorazione.
Questa tipologia di taglio può essere utilizzata su qualsiasi lastra di acciaio al carbonio che abbia come spessore massimo 300 mm, con tolleranze ragguardevoli. Non è indicata, al contrario, per l’utilizzo su lastre di altri materiali, appunto perché viene eseguita in presenza di ossigeno; di conseguenza, se si ha necessità di intervenire su inox o alluminio, altre tipologie di lavorazioni sono più indicate, ad esempio il taglio al laser. Con l’ossitaglio si ottengono tagli dai bordi vivi, diversamente da quanto avviene con altre tecnologie, che producono fenditure dagli spigoli arrotondati. Questa tecnica permette di ottenere fenditure estremamente accurate anche su materiali eterogenei e complessi ed è frequentemente utilizzata per preparare i bordi delle lamiere a ricevere successive lavorazioni; pertanto, è una procedura particolarmente idonea alla riparazione di piastre deteriorate a causa di ossidazioni o incrostazioni. L’ossitaglio trova applicazione soprattutto nel settore edilizio, nel trattamento di acciai di uso generale e da costruzione, di acciai al molibdeno o cromo-molibdeno, di acciai corten e di lamiere creusabro 4800 e 8000.
L’ossitaglio può essere effettuato a mano oppure tramite appositi macchinari; nel primo caso, si interviene generalmente nelle operazioni di demolizione di grandi strutture metalliche (serbatoi, tralicci, ponti e simili) cioè in lavori che non richiedano particolare accuratezza. Se occorre, invece, agire con maggiore precisione, è preferibile utilizzare macchine specifiche, che possono essere fisse oppure mobili, a seconda delle esigenze. Le attrezzature portatili sono idonee ad effettuare lavori in cui la precisione non abbia grande importanza, per esempio nello smantellamento di autovetture. Per la produzione di pezzi in serie, invece, le macchine fisse sono più adatte, in virtù della loro maggiore accuratezza e stabilità.
I macchinari per ossitaglio sono dotati di specifici programmi computerizzati che consentono di ridurre al minimo le scorie di lavorazione grazie alla pianificazione preventiva dell’intervento sulla superficie da trattare (i cosiddetti software di nesting). L’ossitaglio è, inoltre, particolarmente adatto all’intervento su sagoma. Come avviene in seguito agli altri tipi di lavorazione, anche le superfici trattate con l’ossitaglio richiedono successivi perfezionamenti, come la lapidellatura, la sabbiatura o la burattatura. In generale, comunque, questo sistema si distingue dagli altri per una produzione di scorie considerevolmente ridotta.
Il campo di lavoro di FACS dispone per questa tecnologia per l’intervento su lamiere sui due impianti a CNC ha un’estensione di 3m di altezza e 12m di lunghezza massima.
Per approfondimenti, visita l’articolo: Ossitaglio, in cui illustriamo più specificamente questo sistema di lavorazione lamiere.
Il vantaggio dell’impiego dell’ossitaglio è che il materiale, alla fine della lavorazione, risulta abbastanza liscio e che il procedimento consente di limitare le scorie.
Per approfondimenti visita l’articolo: Ossitaglio