Perchè utilizzare questo tipo di lavorazione?
La Normalizzazione è un processo sempre più comune e sfruttato nella settore della metallurgia.
In questo articolo, andremo ad analizzare perché è diventato una delle lavorazioni più comuni e vedremo insieme una panoramica sul processo, sugli utilizzi e sui casi in cui è più utilizzato (non tutti i metalli lo richiedono!).
Ormai questa lavorazione è stata organizzata in modo standard per alcune tipologie di materiali da fornitori che lavorano in più processi il materiale (l’esempio è quello classico dell’acciaieria) per garantire la sicurezza quando verrà impiegato nell’utilizzo finale.
Infatti, prima della normalizzazione, l’acciaio ha problemi di tensione e di difficoltà nella lavorazione meccanica con poca stabilità dimensionale.
Insomma, un prodotto di scarsa qualità.
Come vedremo più avanti (parlando dei vantaggi), l’obiettivo di questa lavorazione è omogeneizzare e affinare la “grana” (le microparticelle che si formano nelle lavorazioni precedenti) dell’acciaio.
È di solito l’ultima operazione e viene anche svolta la doppia normalizzazione per acciai che vengono utilizzati a basse temperature per omogeneneizzare e solo successivamente per affinarlo.
Questo processo è simile alla ricottura, ma con un raffreddamento è più rapido e porta ad un risultato migliore – sempre nella qualità della grana. Questo porta un aumento della resistenza e rende il materiale utilizzabile anche a temperature più basse.
Su quali materiali viene effettuata la normalizzazione?
La normalizzazione viene utilizzata soprattutto sugli acciai al carbonio, debolmente legati,forgiati, laminati o fusioni. La durezza ottenuta dopo la normalizzazione dipende dall’analisi chimica dell’acciaio e dalla velocità di raffreddamento utilizzata. Non tutti i metalli richiedono il processo termico di normalizzazione ma si utilizzano altri processi più adatti a seconda del materiale.
Quali sono i casi in cui è più utilizzato?
I casi dove la normalizzazione è richiesta sono i seguenti:
- Lamiere che devono rispettare determinati valori di relilienza;
- Anelli, fondi bombati, lamiere calandrate e qualsiasi altro prodotto che è ricavato dalla deformazione della plastica o a freddo oppure a caldo.
- Getti fusi in ghisa o acciaio dove le tante sezioni fuse tra loro possono dare problemi di sottoraffreddamento o riparazione mediante saldature di zone difettose.
- Strutture saldate dove le giunzioni che sono state fuse tramite arco elettrico devono essere rese in condizione metallurgica stabile e perfettamente omogenee nei valori di durezza, indicati per Legge;
- Trattamenti preliminare per garantire l’indeformabilità nei processi di lavorazione successivi (e soprattutto quello finale). Si tratta con una normalizzazione pezzi prelavorati che poi dovranno essere cementati, temprati a induzione, carbonitrurati e in qualche caso nitrurati.
Ma quali sono i vantaggi della normalizzazione dell’acciaio?
Dopo la forgiatura e le altre lavorazioni di questo materiale (laminazione a caldo o la fusione), osservando a microscopio la microstruttura di un acciaio, appare spesso come disomogenea e costituita da grani grossi e indesiderati e sono presenti altre componenti che rovinano la qualità del materiale, come bainite e carburi. Questa imperfezione ha un impatto negativo sulle proprietà meccaniche dell’acciaio e sulla sua lavorabilità nei momenti successivi. La normalizzazione dell’acciaio serve proprio a questo!
- Ottenere una struttura più omogenea – per aumentarne la resistenza;
- Avere un materiale di cui si conosce perfettamente la lavorabilità (definita “prevedibile”);
- È il processo di industrializzazione più comune del metall, grazie alla sua relativa economicità;
- Ridurre i bandeggiamenti e le macrosegregazioni in generale;
- Migliorare la Duttilità;
- Ridurre la Resistenza Meccanica;
- Migliorare la risposta ai trattamenti di cementazione.
Senza la normalizzazione, sarebbe impossibile per un’azienda, poter costruire, utilizzare e sfruttare l’acciaio creato. Per questo motivo è entrato di fatto in uno dei processi “obbligatori” per garantire la sicurezza all’uscita della fabbrica. Ti consigliamo di effettuare questa lavorazione durante il momento del taglio, così da avere un acciaio di ottima qualità ed estremamente funzionale in tutte le fasi di lavorazione.